“Ricordatevi di respirare. Dopotutto è il segreto della vita”

Gregory Maguire

La respirazione è un atto fondamentale per la nostra vita, eppure la maggior parte di noi ne ignora il potere benefico.

Il respiro permette al corpo uno scambio di gas: introduce ossigeno ed espelle anidride carbonica.

L’ossigeno, introdotto dalle vie respiratorie, viene trasportato con il sangue in tutto il corpo e assicura il funzionamento delle nostre cellule, producendo energia (ATP).

I MUSCOLI DELLA RESPIRAZIONE

Sono numerosi i muscoli coinvolti nell’atto respiratorio, ma il più importante è senza dubbio il diaframma.

Il diaframma è un muscolo a sezione trasversale e dalla forma a cupola, che tramite la sua contrazione permette l’ingresso d’aria nei polmoni. Ha inserzioni sia sulle coste che sul tratto lombare, tramite i pilastri del diaframma, ed è innervato dal nervo frenico, che origina dalle radici spinali a livello cervicale (C3-C4-C5). Oltre ad avere queste connessioni con la colonna vertebrale, è attraversato dall’aorta, dalla vena cava e dall’esofago, è in relazione con il cuore, poggia sul fegato a destra e sullo stomaco e la milza a sinistra.

Il diaframma è aiutato anche da altri muscoli, detti secondari, che si attivano soprattutto in condizioni di fatica e di stress. Gli scaleni, lo sternocleidomastoideo, gli intercostali esterni, il piccolo pettorale sono attivati nell’inspirazione forzata, mentre gli intercostali interni, gli addominali obliqui e il quadrato dei lombi intervengono nell’espirazione forzata. Alcuni di questi muscoli hanno inserzione sulla colonna cervicale, altri sul complesso della spalla e altri ancora sulla colonna lombare e il bacino.

Considerato il loro coinvolgimento nell’atto respiratorio, si può dedurre come tensioni a carico di questi muscoli possano influenzare negativamente la corretta funzionalità respiratoria.

I DIVERSI TIPI DI RESPIRAZIONE

L’ampiezza, la durata e il ritmo del respiro dipendono dalle richieste di energia del nostro corpo in base alle attività che svolgiamo.

Nelle attività in cui viene richiesto uno sforzo fisico, come ad esempio la corsa, il nostro corpo ha bisogno di notevoli quantità di ossigeno, per cui mobilita tutti i muscoli della respirazione per poter ampliare al massimo la gabbia toracica e permettere così un maggiore scambio di gas. Anche durante un evento stressante vengono attivati i muscoli secondari della respirazione: l’obiettivo è di rimanere concentrati, pronti all’attacco o alla fuga, quindi il respiro diventa più rapido, il cuore aumenta il ritmo e diminuisce la peristalsi intestinale. In questo caso si parla di Respirazione toracica.

In condizioni di respirazione basale, quando l’organismo è calmo, tranquillo, rilassato, viene invece attivata la Respirazione diaframmatica, che permette una circolazione più lenta e favorisce i processi digestivi di stomaco e intestino.

Quando siamo sottoposti per lungo tempo a continui eventi stressanti, il nostro corpo può perdere la capacità di passare dalla respirazione toracica a quella diaframmatica, rimanendo intrappolati in un tipo di respirazione dannoso per il benessere del nostro organismo. Ecco perché è così importante riuscire ad utilizzare correttamente il diaframma.

OSTEOPATIA E RESPIRAZIONE

L’osteopata valuta sempre il diaframma e tratta le disfunzioni corporee che non permettono un buon funzionamento di questo muscolo. Infatti, se gli stati emotivi influenzano il respiro, è vero anche che una buona struttura corporea può facilitare la corretta respirazione e di conseguenza l’organismo riesce a gestire meglio lo stress.

Anche il paziente può aiutare nel miglioramento della funzionalità del diaframma tramite dei semplici esercizi da svolgere tranquillamente a casa.

Ora ti insegno quindi un facile esercizio per prendere consapevolezza del tuo diaframma.

COME ATTIVARE IL DIAFRAMMA

Sdraiati supino su un tappetino con le mani appoggiate sull’addome. Puoi tenere le gambe piegate o distese, l’importante è che tu ti senta comodo nella posizione che hai scelto.

1- Inspira lentamente l’aria dal naso e con le mani senti che l’addome si gonfia come un palloncino.

2- Espira lentamente l’aria dalla bocca e senti che l’addome si sgonfia, si abbassa.

Ripeti più volte questo tipo di respiro. Quando hai una buona percezione dell’addome che sale nell’inspiro e scende nell’espiro, concentrati sulla durata della respirazione.

Inspira dal naso contando lentamente e in silenzio fino a 5. Fermati un momento. Poi espira contando con calma fino a 7. Continua a contare fino a quando ti senti sicuro e padrone del tuo respiro.

Prosegui l’esercizio per almeno un minuto.

Ascolta il tuo corpo.

Ascolta il tuo respiro.

 

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